Alberto Nicoletto
Nasce a Mazzurega di Fumane il 3 marzo 1929 e scende a Verona per gli studi che termina all'Istituto tecnico "A.M.Lorgna". Dopo la scuola lavora nel campo delle cartiere.
Negli anni 1945-1946, assieme ad alcuni amici della parrocchia dei SS.Apostoli in Verona, venne attratto dai canti che, durante le prime gite in montagna, venivano eseguiti dai compagni più anziani, a piena voce, in forme per lo più monodiche, non sempre intonate.
Convinto che quei canti potessero essere eseguiti in modi più appropriati, dopo svariati tentativi assieme ad amici in grado di strimpellare chitarre e maneggiare fisarmoniche, decise di rivolgersi a Mario Biondani, parrocchiano pure lui dei SS.Apostoli, maestro di scuola e direttore della locale Schola Cantorum.
Dopo ricerche finalizzate al reperimento di partiture musicali per voci pari maschili, e di altri amici in grado di completare le quattro sezioni vocali, nel novembre del 1946 diede l'avvio a quello che in seguito prese il nome di Coro Scaligero dell'Alpe.
Scrittore autodidatta e poeta per diletto, ne sarà il presentatore ufficiale, oltre che il presidente, per moltissimi anni.
Fautore dell' ingresso dello Scaligero nella sezione CAI di Verona (1990) ne diverrà anche segretario.
Nel 2004 si mette "in panchina" continuando tuttavia a partecipare alla vita del coro nel ruolo di Presidente Onorario.
Ci ha lasciati il 3 dicembre del 2019.
Pier Alberto Saccomani
Nasce a Verona il 7 luglio 1927. Frequenta il liceo classico "S.Maffei" ma, alla morte del padre, nel 1944, deve sostituirlo nella gestione della storica "tabaccheria del Liston".
In quegli anni incontra Alberto Nicoletto e Mario Zilli nel cortile dell' oratorio dei SS.Apostoli e con loro forma un rinomato trio sempre dedito alle scampagnate domenicali nei dintorni della città con il curato, don Santo Carli.
In quelle, ed in altre occasioni, mette in luce il suo spiccato estro artistico e musicale (suona amatorialmente la fisarmonica) che lo porterà con Nicoletto a formare un piccolo gruppo di appassionati delle canzoni popolari ascoltate nelle gite in montagna e nei dischi in suo possesso degli storici cori trentini SOSAT e SAT.
Fondato il Coro Scaligero dell'Alpe, da lui chiamato inizialmente "Complesso Armonico Canti Alpini", vi rimane fino al 1955.
Trasferita l' attività in galleria Astra, dopo aver lasciato la tabaccheria di Piazza Bra, si dedica alla ricerca dell' oggettistica "cult" con grande successo.
Rientra nel Coro alla fine degli anni '60 e vi rimane, nella sezione dei bassi, fino alla morte che lo coglie il 30 aprile 1979.