Il 15 novembre 1946, il maestro Mario Biondani, su invito di Alberto Nicoletto e Pier Alberto Saccomani, due ragazzi che malgrado la giovane età avevano già scoperto le meraviglie della montagna e le vecchie canzoni popolari e i canti degli Apini, li convocò assieme ad altri due coristi della Scola Cantorum della Parrocchia SS. Apostoli; utilizzando un prezioso libretto di “Canti della Montagna” armonizzati da Luigi Pigarelli e Antonio Pedrotti per il Coro della S.O.S.A.T. di Trento nel 1935, insegnò loro la prima canzone: “Ai preat”. Nacque cosí il Coro Scaligero dell’Alpe.
Seguiranno, a breve, altre canzoni, si aggiungeranno alcuni coristi e inizieranno le prime timide esibizioni nei teatrini parrocchiali e, nel 1947, la prima esecuzione radiofonica.
Quasi contemporaneamente, autori già affermati (Franco Sartori, Federico Mingozzi, Angelo Agazzani) gli donarono alcuni lavori originali che consentirono un sostanziale arricchimento del repertorio. E così cominciarono le prime esibizioni in paesi e città limitrofe: Asiago, Mantova, Brescia e subito dopo Torino, Genova, Cremona, Merano, Cortina d’Ampezzo, Udine, Trieste e ancora Venezia, Ravenna e Fano. Sono del 1952 le prime incisioni discografiche presso gli studi RAI di Torino, in seguito a una mini tournèe di grande soddisfazione nelle principali sale della città: al Teatro Alfieri c’erano più di 1600 spettatori e il coro cantò sin oltre la mezzanotte, ben 31 canzoni a suon di bis.
Dopo una prima esperienza di una delegazione (1953), nel 1955 il Coro al completo affronta la prima tournée in terra tedesca, precisamente in Baviera e Renania, esibendosi a Monaco, Mainz e Bingen: sarà l’inizio di una lunga serie anche grazie al successivo gemellaggio siglato con il coro MGV-1877 din Bingen-Kempten.
Con il passare degli anni entrano nell’organico vari elementi provenienti dal G.A.O., dalla Giovane Montagna e, in seguito, dallo sciolto coro del C.A.I. di Verona. Sullo slancio di una passione divenuta fortissima, il coro scoprì al suo interno la vena artistica di Carlo Apostoli, Piero Zamboni e Maurizio Righes che produssero elaborazioni di canti popolari. Ultimo, ma solo in ordine di tempo, a scrivere per il Coro Scaligero dell’Alpe, fu padre Terenzio Zardini, che donó numerose partiture soprattutto natalizie.
Stimolato dagli incontri negli anni ’60 con i cori della SAT e della SOSAT di Trento, il Rosalpina di Bolzano e il coro CAI di Padova, si arricchisce d’esperienza fino a rappresentare un modello per neonate formazioni destinate a diventare famose: il Monte Cauriol di Genova, La Grangia di Torino e il Tre Pini di Padova.
Dopo oltre 15 anni, nel 1962 la direzione passa da Mario Biondani, artefice della rapida crescita qualitativa, all’allora giovanissimo Piero Zamboni, che affinerà la maturazione migliorando le prestazioni e consolidando il prestigio del coro. Così, dopo i successi nei concorsi di Brescia nel ’54 e Bologna nel ’60, seguiranno quelli di Roma nel ’62, Montreaux nel ’65 e Genova nel ’72.
Riprendono le incisioni discografiche con una prima serie di 7 dischi a 45 giri e successivamente 2 LP (etichetta DURIUM) diffusi a scala nazionale. Proseguono pure le tournèe all’estero con concerti, spesso in Germania, ma anche in Svizzera e Austria e più tardi in Brasile nel ’98 e Polonia nel 2002)
Nel 1979 è tra i soci fondatori dell’AGC, Associazione Gruppi Corali di Verona, che oggi conta 35 formazioni iscritte.
Nel 1990, dopo una lunga collaborazione esterna, entra a far parte del C.A.I. – Sezione di Verona, in rappresentanza del quale esegue concerti a Merano, Cinisello Balsamo, Portogruaro, Cremona, Reggio Emilia, Ravenna e partecipa ai festeggiamenti in occasione dei centenari della costruzione dei rifugi della Sezione (Biasi al Bicchiere 3195m. e Fronza alle Coronelle 2147m.).
Dal 2002, cessata la lunga militanza (1962-2001) di Piero Zamboni, il direttore è Matteo Bogoni, già maestro del coro della Brigata Alpina Julia: la sua esperienza ha portato nuova linfa e proiettato il complesso verso vette sempre più alte.
Negli ultimi anni intensifica la collaborazione con l’Amministrazione locale per la quale in passato ha partecipato attivamente alle celebrazioni dei gemellaggi con le città di Monaco e Bingen: lo fa animando eventi quali inaugurazioni e cerimonie ufficiali. Con il patrocinio del Comune di Verona dal 2013 organizza “inCanto d’Estate – i canti della tradizione popolare nelle vie e nelle piazze storiche di Verona”: un trittico di esibizioni serali itineranti.
Nel 2014 dà vita a “CantaCAI – memorial Alberto Paoletto“, un importante manifestazione a livello nazionale, invitando a Verona di anno in anno le compagini piu esperte e prestigiose del Club Alpino Italiano.